Terre e rocce da scavo: come cambia la gestione per i cantieri grandi e per quelli piccoli alla luce del nuovo D.P.R. 120/2017
21 Agosto 2017
E’ stato pubblicato nella gazzetta ufficiale ed è in vigore dal 22 agosto 2017 il Decreto del Presidente della Repubblica 13 giugno 2017, n. 120, il Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell’articolo 8 del Dl 12 settembre 2014, n. 133, convertito con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164.
Pertanto l’annunciato Dpr di modifica del Dm 161/2012, dal 22 agosto 2017 non più in vigore, diventa operativo ed a esso si dovrà improntare la gestione delle terre e rocce da scavo. Il Dpr 120/2017 rimodula e riformula compiutamente la disciplina, modificando tutte le procedure inerenti la loro produzione e il relativo utilizzo.
Si tratta sempre di una normativa di ordine “speciale” rispetto a quella ordinaria del Dlgs 152/2006, nel cui quadro generale si colloca comunque la gestione delle terre e rocce da scavo. Anche il nuovo Dpr 120/2017 presenta, purtroppo, alcune lacune. Tra queste, si evidenzia la gestione delle terre e rocce provenienti da piccoli cantieri, che rimane di fatto, non normata.
Il nuovo Dpr 120/2017 si occupa, comunque, di cantieri piccoli e di quelli grandi, di quelli soggetti a Via e ad Aia e di quelli che producono terre e rocce in un sito soggetto a bonifica. Inoltre, dispone anche in ordine a terre e rocce che rifiuti non sono.